il 6 febbraio la presentazione del progetto Archivio vivo nella Sala Ravaglia di Russi si rivela potente: abbiamo aperto il nostro laboratorio creativo al numeroso pubblico e, attraverso foto, parole, musica, e prove di documentario, le emozioni del passato sono diventate forza, commozione, risate per il presente, collegamento affettuoso tra persone diversissime. Era una prova importante che ci ha convinto: la nostra storia nel teatro non è solo nostra, non è soltanto la pur meravigliosa pratica dello sfogliare un album di famiglia, diventa davvero storia di tutti, racconto per chi non c’era.
Archivio vivo (e Moog)
In questi giorni di inaudito Sanremo e nuove paure che ci fanno pensare, abbiamo avuto due serate notevoli che rinnovano la nostra fiducia nell’essere comunità e per le quali ringrazio il pubblico e tutti i collaboratori.
Il 7 febbraio l’incontro al Moog di Ravenna, voluto dal valoroso e vero Ivano Mazzani e guidato dal rigore appassionato di Jacopo Gardelli: una sala traboccante di volti e di energia buona, un luogo raccolto e sospeso dove aleggiano molte presenze e dove mi sono emozionata, divertita, sorpresa. Ancora una volta scopro la meraviglia di scivolare dalla vita al teatro e di tornare indietro con una scintilla di conoscenza in più, di me, del mondo, delle molteplici nature degli umani. Autobiografie di ignoti.