master class a cura di Elena Bucci
26-31 agosto 2017, Todi Festival
Le belle bandiere
Regione Emilia-Romagna, Comune di Russi
Todi Festival
Mi sono innamorata del teatro anche per l'occasione che mi ha sempre offerto di indagare la relazione tra il talento, la tecnica, la vocazione, l'istinto, la ragione, la passione, la volontà.
Mentre con il lavoro e il tempo ne acquisivo gli strumenti, ho compreso come la mia natura pioniera ami spenzolarsi nel vuoto oltre il conosciuto, piuttosto che aggrapparsi alla sua zattera.
Per questo il teatro mi è maestro: chiede una preparazione accurata di ogni elemento, di ogni azione, gesto, parola, suono, luce, soltanto per catturare il mutamento imprevisto, tutto ciò che sfugge, l'autentico, la vita.
Mi piacerebbe, in questi sei giorni, mettere la mia esperienza e la mia fantasia al servizio di un gruppo di persone che abbiano il desiderio di provare il salto tra quello che crediamo di volere e poter essere in scena e quello che la sorte e il caso, sempre benevoli se li sappiamo ascoltare, ci permettono di scoprire: la meraviglia della molteplicità che siamo, le incredibili potenzialità che abbiamo, spesso determinate proprio dai limiti e dai difetti.
Si praticheranno indagine e letture di testi, prove di scrittura per la scena confrontando il lavoro a tavolino con l'improvvisazione, studio delle relazioni tra diverse tecniche, lavoro di gruppo e individuale intorno ai temi.
Sono consigliati: un abbigliamento comodo ma non sportivo, gonne, pantaloni, giacche, cappelli, indipendentemente dal genere di appartenenza, carta, penna e materiali drammaturgici particolarmente cari.
Mentre con il lavoro e il tempo ne acquisivo gli strumenti, ho compreso come la mia natura pioniera ami spenzolarsi nel vuoto oltre il conosciuto, piuttosto che aggrapparsi alla sua zattera.
Per questo il teatro mi è maestro: chiede una preparazione accurata di ogni elemento, di ogni azione, gesto, parola, suono, luce, soltanto per catturare il mutamento imprevisto, tutto ciò che sfugge, l'autentico, la vita.
Mi piacerebbe, in questi sei giorni, mettere la mia esperienza e la mia fantasia al servizio di un gruppo di persone che abbiano il desiderio di provare il salto tra quello che crediamo di volere e poter essere in scena e quello che la sorte e il caso, sempre benevoli se li sappiamo ascoltare, ci permettono di scoprire: la meraviglia della molteplicità che siamo, le incredibili potenzialità che abbiamo, spesso determinate proprio dai limiti e dai difetti.
Si praticheranno indagine e letture di testi, prove di scrittura per la scena confrontando il lavoro a tavolino con l'improvvisazione, studio delle relazioni tra diverse tecniche, lavoro di gruppo e individuale intorno ai temi.
Sono consigliati: un abbigliamento comodo ma non sportivo, gonne, pantaloni, giacche, cappelli, indipendentemente dal genere di appartenenza, carta, penna e materiali drammaturgici particolarmente cari.