laboratorio di composizione ed esecuzione sulla voce nella musica elettroacustica
condotto da Luigi Ceccarelli con la partecipazione di Elena Bucci
dall'11 al 14 settembre 2021 - Limonaia di Villa Strozzi, Firenze
Il laboratorio si è concluso con un concerto pubblico nell'ambito di Tempo Reale Festival 2021, PHONÉ, alla Limonaia di Villa Strozzi.
NB: i testi dei brani del concerto sono quasi tutti tratti da La libellula
(1958) di Amelia Rosselli e vedono la partecipazione di una pluralità
di voci: quella di Elena Bucci, sia registrata che dal vivo, e quelle
degli stessi compositori.
Regia del suono: Luigi Ceccarelli
PROGRAMMA
Nicola Fumo Frattegiani, Io non so (2021)
Voce: Elena Bucci
Francesca Fabrizi, Se esiste pure un fiume (2021)
Voce: Francesca Fabrizi, Elena Bucci
Marina Giaccio, Perché io rimo (2021)
Voce: Marina Giaccio
Valerio Orlandini, Gli rovinati sguardi attorno (2021)
Voce: Elena Bucci
Debora Picasso, La tenda di Dio (2021)
Voce e live electronics: Debora Picasso
Nina Baietta, Arcs en feu (2021)
Voce: Nina Baietta, Elena Bucci
Nicola Cappelletti, Il delirio e il contadino (2021)
Voce: Elena Bucci
Pasquale Savignano, A/R (2021)
Voce: Elena Bucci
Live electronics: Pasquale Savignano
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Emanuela Martignetti, Non ridere! (2021)
Voce: Elena Bucci
Matteo Zoppi, Le rane (2021)
Voce: Matteo Zoppi; Testo di G. Pascoli.
Luigi Ceccarelli, Notte d’inverno da Quattro pezzi su poesie di G. Pascoli (2007), per voce e suoni elaborati digitalmente
Voce dal vivo: Elena Bucci
In “Quattro pezzi” la voce recitante si immerge in un ambiente acustico immaginario che ricrea ed amplifica le suggestioni emozionali del testo, a volte partecipando alla tensione narrativa, a volte intrecciando un puro contrappunto ritmico. In entrambi i casi trasportando i testi pascoliani in un universo fuori dal tempo. I testi sono mantenuti nella loro originale integrità.
Luigi Ceccarelli, Tupac Amaru - la deconquista, il pachacuti (2007), opera musicale da un poema di Gianni Toti con la voce recitante di Giovanna Mori
Voce dal vivo: Marianna Murgia
Live electronics: Cecilia Stacchiotti
Lo spazio e il tempo entro cui si svolge l’azione del testo di Gianni Toti sono lunghi cinquecento anni. Dall’epopea del principe Inca Tupac Amaru, che sollevò gli indios contro i conquistadores nove anni prima della Rivoluzione Francese, fino al recente sequestro all’ambasciata giapponese, conclusosi con l’efferato sterminio dei guerriglieri Tupac Amaru operato dal presidente del Perù Fujimori. Una vicenda epica a tinte forti in cui si fondono e si confondono passato e presente uniti nella leggenda della liberazione dei popoli dell’America Latina dai conquistadores di tutti i tempi. L’intento dell’autore è stato quello di trasformare questo affascinante testo di grande complessità, denso e pieno di invenzioni linguistiche, in una mirabolante e avvincente avventura postmoderna, evitando però di cadere nella facile retorica in cui si viene trascinati affrontando l’argomento della liberazione da un potere dittatoriale".