regia Luisa Pretolani e Massimiliano Valli
da un soggetto di Walter Pretolani
con Elena Bucci (Tizca), Umberto Giovannini (Marco), Valerio Raggi (Wels), Davide Reviati (Moreno), Bruno Bendoni (Makaréna), Danilo Conti (Sicario Russo), Ezio Cicci Randi (Cliente di Tizca), Davide Arcangeli (Cliente di Tizca)
fotografia Massimiliano Gatti, suono Roberto Serra, musiche Giovanni Dal Monte, montaggio Massimiliano Valli
produzione VACA (Italia 2001)
durata 91 minuti
Tizca è una prostituta e pittrice russa che vive a Rimini e vede
morire a New York Marco, suo socio d’affari, quando imbrogliano la
mafia russa su un traffico di diamanti.
Tornata a Rimini, Tizca, è sconvolta dal vuoto lasciato da Marco.
In una galleria d'arte conosce Moreno, un giovane artista che lei
vorrebbe come guida per superare la staticità che avverte nei propri
dipinti. Moreno però non riesce ad accettare le due personalità
di Tizca e le chiede di scegliere tra essere puttana o artista e se
ne va.
Al suo rientro a Rimini, Tizca, ha ritrovato oltre ad alcuni
affezionati clienti anche Wels, l'amico di Marco che l'ama e la salva
da un sicario mafioso e che poi insiste per andare a restituire i
diamanti alla mafia russa a New York.
Tizca, ora, deve decidere, da sola, se dare i diamanti a Wels e se
accettare o meno il ritorno di Moreno pentito.
Le decisioni verranno dalla riflessione sulle dure esperienze
della sua vita.