ideazione, regia, disegno luci, scene Elena Bucci
collaborazione alla progettazione Marco Sgrosso
drammaturgia a cura di Elena Bucci a partire da improvvisazioni guidate, da testi scritti dagli attori e da brani da "L'attore deformato" di Mario Giorgi
con Daniela Alfonso, Elena Bucci, Maurizio Cardillo, Andrea de Luca, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Daniela Piccari, Marco Sgrosso
assistenza Federico Paino - progetto del suono Raffaele Bassetti
(registrazioni, suono, live electronics, documentazione audio) - costumi
a cura di Nomadea e degli attori - lampade Claudio Ballestracci,
installazioni fotografiche Patrizia Piccino - documentazione video
Stefano Bisulli, documentazione fotografica Gianni Zampaglione - cura
Nicoletta Fabbri
3 luglio 2015 - Palazzo San Giacomo, Russi (RA)
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Immaginiamo
una città ideale costruita dai corpi e dalle azioni degli artisti,
“Smemorantide”, che trova spazio nei luoghi delle città reali lasciati
vuoti e abbandonati. Partiamo da un gioco, da un racconto e da una
trama: in una immaginaria regione italiana la sede della Radio Nazionale
smette mese dopo mese di essere un luogo di produzione artistica. Non
si realizzano più letture, radiodrammi, interviste. Soltanto notiziari,
rade pubblicità, interviste ai politici locali, ricicli di trasmissioni.
Poi, più nulla. Un gruppo di attori, cantanti, scrittori, musicisti,
danzatori, decide di occuparla per trasmettere senza interruzione
teatro, poesia, letteratura, musica ma anche per indagare, tra lo
scherzo e il documento, segreti e caratteristiche dei mestieri artistici
a partire dallo spettacolo dal vivo. Scivolano nell'autobiografia e nel
racconto di biografie significative di personaggi che sono stati
maestri, noti e sconosciuti. Individuano le radici della loro vocazione.
Ci sarà qualcuno in ascolto? Quanto tempo resisteranno?
Nel
periodo di prove, residenza e repliche il pubblico può entrare nel
processo creativo contribuendo alla raccolta di materiale audio e video e
registrando ricordi, racconti e impressioni nella Biblioteca Sonora dei
Ricordi - a cura di Raffaele Bassetti - per creare un immaginario
copione che si perde nel tempo e conduce alla riscoperta di luoghi,
storie, biografie, relazioni tra diverse generazioni e culture.
“Smemorantide” si articolerà nel tempo attraverso prove aperte e
riflessioni in forma di spettacolo e cinema che, tra lo scherzo e il
documento, indagano il mestiere del teatro e il ruolo dell’arte nelle
comunità. La ricerca sarà affiancata da laboratori di teatro, danza,
musica, canto, nel tentativo di dare spazio alla curiosità intorno alla
creazione artistica e di rinnovare la relazione tra opere e pubblico,
persone e luoghi, cultura del presente e memoria. “Smemorantide” vuole
essere un esercizio di democrazia e di scrittura della propria storia,
un gioco fatto sul serio per ritrovare l’attenzione verso le ricchezze
artistiche, culturali, naturali e umane della nostra terra e del mondo
intero.