di e con Elena Bucci
13 ottobre 2013 - Oratorio di San Filippo Neri, Bologna
nell’ambito dell’iniziativa "A fil di spada"
collaborazione drammaturgica Mario Giorgi - drammaturgia del suono
Raffaele Bassetti - luci Loredana Oddone - foto Piero Casadei - da
un’idea di Gerardo Guccini
produzione Le belle bandiere con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
Ogni regina vorrebbe senz’altro essere la prima e l’unica, colei alla
quale si guarda con ammirazione, fiducia, paura oppure come a un
modello. Ma la storia e con essa la vita, sanno tracciare trame,
personaggi e catarsi che nessuno scrittore potrebbe immaginare. Così è
stato per Mary ed Elizabeth, diverse nel carattere e nei destini,
entrambe regine per capacità e volontà e ormai quasi inscindibili nella
memoria, nei racconti e nelle opere d’arte che ispirarono. Le immagino
tese in un duello a distanza e nella reciproca valutazione delle forze,
delle bellezze, delle capacità di intrigo e di dominio.
Osservandole, mi immergo in un tempo non mio con l’illusione di sentirne
il fascino e il fetore: le deprecabili e abituali violenze che
garantiscono la conquista e la tenuta del potere sono diverse solo in
apparenza e diventano un ennesimo strumento per intravedere, per quanto
travestita, la stessa ferocia al presente; allo stesso modo l’immagine
femminile, ancora lungi dall’essere percepita come alterità dai pari
diritti, viene, ora e allora, o adorata o distrutta, indotta ad una
continua lotta con sé stessa nell’ingannevole girandola della
competizione.
Due regine, due donne, due diverse religioni, due temperamenti opposti,
due segni zodiacali in contrasto, due visioni della politica, della
vita, dell’amore, due destini: la sfida tra queste due donne ha
intrigato e affascinato drammaturghi, scrittori, studiosi e ogni tipo di
pubblico.
Si tratta di un duello all’ultimo sangue: la vita dell’una significa la
morte dell’altra. In questo stridente contrasto viene sacrificato ogni
sussulto di pietà, ogni possibile misericordia.
Una contro l’altra, ognuna con le proprie armi, per sempre, nel corso
della storia, si fronteggiano, continuando a combattere nei racconti e
nelle opere a loro ispirate, suscitando il favore o il biasimo delle
generazioni che si avvicendano. Nonostante la storia decreti
apparentemente la vittoria di una sull’altra, non si può dire
altrettanto per quanto riguarda il sentire. Pur essendo realmente
vissute emanano il fascino di creature mitiche che incarnano opposti
desideri e visioni, pur aspirando, senza tregua, al medesimo potere.