a cura di Elena Bucci
Le belle bandiere
Cantieri Meticci - percorsi teatrali con migranti, richiedenti asilo e rifugiati
2-3 settembre 2017 - Bologna
Le domande che ci porremo sono semplici nella sostanza, ma varie e diverse nella loro espressione: che cosa è il teatro?
cosa accade quando in scena ci sentiamo capaci di esprimere cose che non sapevamo di possedere? cosa accade quando, tra il pubblico o mentre agiamo sul palco, ci sentiamo trasportati in un altrove che ci permette di conoscere e conoscerci, dal quale guardiamo il mondo con altri occhi?
Tutto questo è teatro e ognuno di noi può accedere a questo mistero, anche se non per tutti è la strada della professione.
Metterò in questi giorni il mio entusiasmo e la mia esperienza al servizio di un gruppo di lavoro che desideri indagare con me le trasformazioni che il teatro facilita e consente.
Passeremo attraverso esercizi di tecnica, improvvisazione, creazione, scrittura, con modi, tempi e mezzi diversi per ognuno. Una delle cose che l'arte del teatro permette e auspica è proprio la scoperta e l'espressione di molti linguaggi diversi e originali, uno per ogni persona, con l'unica condizione che siano sostenuti dagli strumenti necessari e del tutto autentici.
Come poche altre arti il teatro chiede di essere ramo e di essere albero, chiede di sentirsi parte di un tutto dove a volte si guida a volte si asseconda, necessita di solitudine nella ricerca, nell'espressione del linguaggio e nel coraggio, ma non può esistere senza l'ascolto profondo degli altri e un'intensa relazione con il mondo.
È una via per conoscere e comprendere.
cosa accade quando in scena ci sentiamo capaci di esprimere cose che non sapevamo di possedere? cosa accade quando, tra il pubblico o mentre agiamo sul palco, ci sentiamo trasportati in un altrove che ci permette di conoscere e conoscerci, dal quale guardiamo il mondo con altri occhi?
Tutto questo è teatro e ognuno di noi può accedere a questo mistero, anche se non per tutti è la strada della professione.
Metterò in questi giorni il mio entusiasmo e la mia esperienza al servizio di un gruppo di lavoro che desideri indagare con me le trasformazioni che il teatro facilita e consente.
Passeremo attraverso esercizi di tecnica, improvvisazione, creazione, scrittura, con modi, tempi e mezzi diversi per ognuno. Una delle cose che l'arte del teatro permette e auspica è proprio la scoperta e l'espressione di molti linguaggi diversi e originali, uno per ogni persona, con l'unica condizione che siano sostenuti dagli strumenti necessari e del tutto autentici.
Come poche altre arti il teatro chiede di essere ramo e di essere albero, chiede di sentirsi parte di un tutto dove a volte si guida a volte si asseconda, necessita di solitudine nella ricerca, nell'espressione del linguaggio e nel coraggio, ma non può esistere senza l'ascolto profondo degli altri e un'intensa relazione con il mondo.
È una via per conoscere e comprendere.