ovvero lettere raccolte tra un gruppo di persone e pubblicate a scopo d'istruirne alcune altre
dal romanzo omonimo di Choderlos de Laclos
progetto ed elaborazione drammaturgica Elena Bucci e Marco Sgrosso
regia Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso
con Elena Bucci (la Marchesa di Merteuil e la Presidentessa di Tourvel), Marco Sgrosso (il Visconte di Valmont), Gaetano Colella (Pierre Ambroise Choderlos de Laclos che dà voce a Cécile de Volanges, il Cavaliere Danceny, M.me de Volanges, M.me de Rosemonde)
debutto: 19 aprile 2017, Teatro Santa Chiara, Brescia
assistenza all'allestimento Nicoletta Fabbri, Sara Biasin - luci
Loredana Oddone - drammaturgia del suono Raffaele Bassetti, Franco
Naddei - consulenza ai costumi Ursula Patzak - sarta Marta Benini -
parrucche Denia Donati - collaborazione alle scene Carluccio Rossi -
macchinismo e direzione di scena Viviana Rella - direzione tecnica
Cesare Agoni - aiuto elettricista Monica Bosso - amministratrice di
compagnia Gaia Ricci - foto di scena Marco Caselli Nirmal, Gianni
Zampaglione - ufficio comunicazione CTB Sabrina Oriani
si ringrazia il Teatro Comunale di Russi
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È davvero una pericolosa tentazione, affrontare il romanzo
epistolare di Laclos, generale, scrittore, inventore, giacobino, amico
del Duca D'Orléans, segretario governativo per Danton, governatore sotto
Napoleone, capace di danzare con la storia, con le arti e con tutti i
poteri che si sono avvicendati in quel secolo straordinario.
Siamo immersi in un gioco di specchi, falsari e finte chiavi, dove
balenano verità sempre diverse, velate e disvelate dalle armi
dell'intelligenza e dell'ironia più amara.
Attraverso fiumi di lettere di personaggi affascinanti e crudeli,
fidenti ed amorosi, ma sempre clamorosamente teatrali, si snoda l'abile
strategia che rivela la matematica spietata dei rapporti e il mutevole
duello tra vittima e carnefice, per arrivare, come in un meccanismo ad
orologeria, alla grande esplosione finale.
Merteuil e Valmont sono vampiri allo specchio, assetati di linfa vitale,
arditi nelle mosse di un gioco al massacro, vigliacchi nell'esperire i
sentimenti, paurosi di perdere il controllo, assediati dal desiderio di
potere.
Tourvel, Cécile e Danceny appaiono come marionette, usati, immolati, succhiati, svuotati.
Un ambiguo maggiordomo e la sua misteriosa amica, testimoni dei segreti e
delle esecuzioni, paiono conoscere e favorire tutte le trame. Ma
qualcosa sfugge alle strategie, l'ingranaggio si inceppa, gli specchi
rimandano immagini inattese, si spezza il legame tra i complici.
La mossa finale è sbagliata e il conto tra vincitori e vinti resta aperto.
Quest'opera geniale, attraverso le storie di amore e sesso di qualche
singolare individuo, traccia il ritratto di un'intera epoca alla vigilia
di una rivoluzione che ha cambiato la storia, con le sue aperture al
futuro, le sue trappole, le limpide utopie, le paure, la cecità.