serata di poesia in musica
ideazione e cura di Niva Lorenzini
progetto artistico di Elena Bucci e Marco Sgrosso
con Elena Bucci e Marco Sgrosso
e con la partecipazione di Vittoriano Masciullo e Martina Campi
tastiera e violino Dimitri Stillato - luci Alessandro Ricci - drammaturgia del suono Franco Naddei
versi di Anna Achmatova, Emily Bronte, Jorge Luis Borges, Emily Dickinson, Federico Garcia Lorca, Pietro Ingrao, Georgij Ivanov, Alessandro Niero, Giovanni Pascoli, Pier Paolo Pasolini, Fernando Pessoa, Antonio Porta, Rainer Maria Rilke, Patrizia Valduga
Giardino della Memoria, Museo di Ustica, Bologna - 10 agosto 2015
nell’ambito del progetto "Il Giardino della Memoria - XXXV Anniversario della strage di Ustica"
Museo per la Memoria di Ustica / Associazione Parenti delle Vittime di Ustica / Cronopios / Le belle bandiere
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Giungo al centro, alla mia chiave, all’algebra, al mio specchio. Presto saprò chi sono. (Jorge Luis Borges)
Quante verità trovai. Ed erano tutte disuguali. (Fernando Pessoa)
…quando io non sono, e nessuno accanto… (Emily Bronte)
È il battito il tema portante della Notte di San Lorenzo 2015.
Christian Boltanski colleziona dal 2008 la registrazione di battiti
cardiaci raccolti in giro per il mondo e conservati ne ‘Les Archives du
Coeur’ sull'isola giapponese di Teshima. In occasione del settantesimo
anniversario della Liberazione e della Resistenza, l’artista è stato a
Bologna.
Abbiamo colto una scintilla tra la nascita della parola poetica e il
battito del cuore di ognuno intonato al coro di molti. Il poeta evoca
dal silenzio il ritmo e le molte musiche della vita, fa palpitare le
connessioni tra i piccoli eventi delle vite individuali e i grandi
movimenti umani e naturali colti nell’inarcarsi del tempo e dello
spazio, per lui la parola è vita che genera cerchi imprevedibili nelle
anime altrui, trasforma l’esperienza viva in scrittura, fossile prezioso
e segno che viene consegnato al futuro in attesa che occhi e voci vive
ne facciano in ogni presente risuonare il battito. Nell’immaginare il
filo rosso, che unisce le parole ugualmente preziose di poeti l’uno
dall’altro tanto diversi e lontani nel tempo, ci ispiriamo al progetto
di Boltanski per ritrovare la musica delle parole e il loro potere di
creazione che strappa all’oblio i dettagli, le esperienze, le grandi e
piccole storie, i singoli destini immersi nel mare dell’essere.
Salto ritmato del cuore, tempo sospeso tra il colpo e il respiro prima
di quello successivo, palpito che rivela la presenza dell’essere e la
sua resistenza, onda alternata che genera il pensiero dall’emozione e
viceversa.
Parola a volte segreta, oscura e sfuggente, altre volte irruenta,
esposta e quasi sfacciata, ma che sempre lascia in chi l’ha scritta e in
chi la legge il peso leggero di un’esperienza necessaria, della difesa
della memoria, individuale e collettiva, e infine una stupefacente
scalfittura di splendore che rischiara quello che Pietro Ingrao
definisce “il grumo tumultuoso dell'accadere".
Il battito del cuore e la parola poetica viaggiano insieme, mistero
della vita che appare e svanisce, lasciando per ogni creatura un segno
scritto nella storia del mondo.