sere di teatro, musica e video per raccontare storie di arti varie
ideazione Elena Bucci
direzione artistica di Elena Bucci e Marco Sgrosso
con attori, artisti, studiosi, associazioni culturali del territorio e cittadini
un progetto Le belle bandiere
in collaborazione con Comune di Russi e Regione Emilia-Romagna
lunedì 14 novembre - martedì 29 novembre - martedì 20 dicembre 2022, ore 20.45
Teatro Comunale di Russi (RA)
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Con l’aiuto della memoria di tutti e degli archivi racconteremo storie di persone, mestieri, paesaggi e di come il teatro, la musica, la danza, le arti visive, le foto e il video ne possano dare una testimonianza che diventa patrimonio della comunità. Condurremo inoltre il pubblico nel mondo del teatro e delle arti per osservarlo dal punto di vista di chi quel mondo lo vive e lo ha vissuto e per raccontarne alcune storie, sempre collegandolo con i luoghi che lo accolgono.
Tutto parte nel Teatro Comunale di Russi nel quale entrammo nei primi anni ’90 con la complicità dell’Amministrazione Comunale dopo vent’anni di chiusura. Era distrutto e meraviglioso. Cominciò così una serie di spettacoli e progetti che risvegliarono ricordi e desiderio. Con l’aiuto di tutti, cittadini, associazioni, istituzioni, si arrivò alla sua riapertura. Proprio qui immaginiamo di raccontare storie di arti varie e di disegnare insieme al pubblico un ritratto di questa ed altre terre nel tempo che sia ripetibile in altri luoghi e che si apra a contributi da tutto il mondo. È previsto inoltre uno spazio per le domande e per la raccolta di canti, racconti, foto, video che possano arricchire archivi e memoria: la Biblioteca dei ricordi.
La macchina del tempo mette a frutto il lavoro fatto negli anni per il progetto Archivio vivo, dedicato al racconto della storia della compagnia Le belle bandiere, alla sua attività in Romagna, alla valorizzazione dei suoi archivi cartacei, fotografici e audio video attraverso spettacoli realizzati in particolari luoghi della memoria dove dialogano le diverse arti.
Continua inoltre la raccolta di interviste, il recupero di documenti relativi a luoghi e mestieri dimenticati, la tutela di collezioni e archivi di cittadini, privati e associazioni che ce ne hanno fatto dono e che trovano spazio accanto al lavoro di grandi fotografi e cineasti del teatro.
L’Archivio vivo è conservato e aperto al pubblico su appuntamento nella Sala Nomadea di Russi, che accoglie anche la Biblioteca dei ricordi, alla quale chiunque potrà affidare frammenti della propria storia.
Tutto parte nel Teatro Comunale di Russi nel quale entrammo nei primi anni ’90 con la complicità dell’Amministrazione Comunale dopo vent’anni di chiusura. Era distrutto e meraviglioso. Cominciò così una serie di spettacoli e progetti che risvegliarono ricordi e desiderio. Con l’aiuto di tutti, cittadini, associazioni, istituzioni, si arrivò alla sua riapertura. Proprio qui immaginiamo di raccontare storie di arti varie e di disegnare insieme al pubblico un ritratto di questa ed altre terre nel tempo che sia ripetibile in altri luoghi e che si apra a contributi da tutto il mondo. È previsto inoltre uno spazio per le domande e per la raccolta di canti, racconti, foto, video che possano arricchire archivi e memoria: la Biblioteca dei ricordi.
La macchina del tempo mette a frutto il lavoro fatto negli anni per il progetto Archivio vivo, dedicato al racconto della storia della compagnia Le belle bandiere, alla sua attività in Romagna, alla valorizzazione dei suoi archivi cartacei, fotografici e audio video attraverso spettacoli realizzati in particolari luoghi della memoria dove dialogano le diverse arti.
Continua inoltre la raccolta di interviste, il recupero di documenti relativi a luoghi e mestieri dimenticati, la tutela di collezioni e archivi di cittadini, privati e associazioni che ce ne hanno fatto dono e che trovano spazio accanto al lavoro di grandi fotografi e cineasti del teatro.
L’Archivio vivo è conservato e aperto al pubblico su appuntamento nella Sala Nomadea di Russi, che accoglie anche la Biblioteca dei ricordi, alla quale chiunque potrà affidare frammenti della propria storia.
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