IL GRANDE LIBRO

progetto Terra mater matrigna

drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci
musiche originali (dal vivo o registrate) al pianoforte e alla fisarmonica Christian Ravaglioli

disegno luci Loredana Oddone - disegno e cura del suono Raffaele Bassetti - scene e costumi Nomadea in collaborazione con Marta Benini e Manuela Monti - collaborazione al progetto Nicoletta Fabbri

produzione Le belle bandiere
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Russi

 

Ogni volta che un’onda del tempo trascina via quello che non serve, si rinnova la mia curiosità verso i volti, i luoghi, le vite. Ritrovo in me una miriade di voci che non so da dove vengano e spesso ritorno dove sono nata per capirlo e per inventare un nuovo spettacolo che fa parte di uno stesso grande quadro. Cercare di conoscere la mia terra è aprire una porta magica, diventare cittadina ovunque, ovunque avere una patria.
Il mondo diventa un grande libro che vuole essere raccontato, ogni angolo del paesaggio è una pagina, ogni persona che passa una storia, la realtà di ogni giorno diventa epica, leggenda. Parlano le pietre, parlano le case, parlano le persone anche se stanno zitte, parla anche l’aria e mi racconta quello che non vedo più, quello che non farò in tempo a vedere.
Mi circondano da ogni parte amabili fantasmi che mi fermano l’auto, mi tirano per la giacca, si intromettono, pretendono: racconta di me, se non lo fai tu, chi mai lo farà? E se muori prima? Chi si ricorderà di me? So che non potrò mai raccontarli tutti, ma visto che ho cominciato, dovrò pure continuare. E infatti, gridano in coro. Mi fanno piangere e mi fanno ridere. Delle tragedie non si ride, ma nelle tragedie ridere si può.
E quante sorprese. Un’inondazione può unire le generazioni, una guerra può svegliare il coraggio, i fiori d’acacia diventano frittelle. Coloro che sono chiamati vecchi, invisibili e dimenticati, siedono ad un posto d’onore e quando parlano conviene ascoltare, perché ne sanno, di vita, eccome.

Nota al progetto
Il progetto ‘Terra mater matrigna’ è cominciato, senza che io lo sapessi, molti anni fa, quando, dopo tante fatiche e tanto aiuto da parte di tutti, riaprì il Teatro Comunale di Russi dopo vent’anni di sonno. Tornando in Romagna ho accumulato scritti, ricordi, ritratti che sono diventati spettacolo:
Il primo è stato ‘Terra mater matrigna,’ nel lontano 2001, con il Laboratorio Teatrale Permanente Le belle bandiere. Il secondo, con lo stesso titolo, ha debuttato a Rimini nel maggio 2023, il terzo, dal titolo ‘Canto alle vite infinite’ ha debuttato a Primavera dei Teatri 2023, il quarto è ‘Il grande libro’.