un progetto Le belle bandiere
con il sostegno di Comune di Russi, Regione Emilia-Romagna
ideazione Elena Bucci
cura del suono Raffaele Bassetti - cura delle luci Roberto Passuti - video Stefano Bisulli - grafica Alvaro Petricig - web Mario Giorgi -
documentazione fotografica Gianni Zampaglione
collaborazione al progetto Stefano Bisulli, Nicoletta Fabbri, Marco Sgrosso
16 ottobre - 20 novembre - 19 dicembre 2023, Teatro Comunale, Russi (RA)
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Come
fossimo intorno al fuoco quando si fa buio, ascoltiamo il sussurro di
fantasmi buoni e ci ritroviamo in un angolo del teatro, dal foyer, al
palco, al loggione, trasformato in un set dove arti e curiosità si
incontrano. Raccontiamo storie a sorpresa vicine e lontane,
dall’antichità al presente. Artisti di grande esperienza si alternano a
giovani in crescita, studiosi, appassionati e cittadini. A fine serata
si apre lo spazio dedicato a domande, osservazioni, pensieri, altri
racconti, interviste. Con piacere risponderemo alle curiosità intorno al
teatro e alle arti e ascolteremo il racconto della storia e del
presente di altre professioni, di vite, di sogni, paure e desideri.
La
dimensione è lussuosa: si prevedono al massimo quaranta, cinquanta
spettatori per creare un’atmosfera di confidenza, vicinanza e intimità.
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TERRA MATER MATRIGNA
di e con Elena Bucci
con la partecipazione di Simona Campisi, Nicoletta Fabbri, Marzia Gallo, Agata Marchi, Daniela Piccari, Giulia Torelli - musiche dal vivo al pianoforte e alla fisarmonica Christian Ravaglioli
suono Raffaele Bassetti - luci Roberto Passuti - video Stefano Bisulli
Spesso non resisto alla tentazione di creare ritratti e trame osservando
la realtà e trasformandola con l’immaginazione. Si tesse così un
racconto sospeso tra storia e invenzione che parte da annotazioni,
ricordi e memorie per proiettarsi nel presente e in un immaginario
futuro. Come accade nei sogni, si saldano così le fratture tra tempi e
spazi diversi, fra vivi e morti e posso sorridere anche del dolore delle
separazioni. A volte, come in questo caso, parto dallo studio della
gente e della terra di Romagna per cercare di farne una storia che
diventi di tutti. Ero immersa in tale ricerca, che non prescinde mai da
una forte riflessione sui diritti civili, sulla prepotenza del mercato,
sullo squilibrio della distribuzione delle ricchezze, sul senso della
cultura e della memoria, sul rapporto tra il progresso umano e le ferite
inflitte al pianeta, quando è arrivata l’alluvione del maggio 2023.
Parole, immagini, notizie, emozioni sono entrate nella mia favola che
pareva creata per accoglierle.
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Seconda serata, lunedì 20 novembre 2023
OVUNQUE TERRA MATER MATRIGNA
con
Elena Bucci, Simona Campisi, Nicoletta Fabbri, Marinella Freschi, Marzia Gallo, Agata Marchi, Daniela
Piccari, Valerio Pietrovita, Marco Sgrosso, Giulia Torelli - musiche dal vivo al pianoforte e
alla fisarmonica Christian Ravaglioli
suono Raffaele Bassetti - luci Roberto Passuti - video
Stefano Bisulli
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Terza serata, martedì 19 dicembre 2023
COSE DELL'ALTRO MONDO
con Elena Bucci, Nicola Bortolotti, Simona Campisi, Nicoletta Fabbri,
Marinella Freschi, Marzia Gallo, Agata Marchi, Daniela Piccari, Valerio Pietrovita,
Marco Sgrosso, Giulia Torelli - musiche dal vivo al pianoforte e
alla fisarmonica Christian Ravaglioli
video
Stefano Bisulli - suono Raffaele Bassetti - luci Roberto Passuti - immagini/video Patrizia Piccino e sonorizzazione dal vivo ‘Hello My Name Is’ (David Cecere)
serata dedicata a Giovanna Randi
Si dice ‘cose dell’altro mondo!’ per significare qualcosa fuori dalla
norma, nel bene e nel male, nel bello e nel brutto, qualcosa che appare e
scompare dentro la vita di ogni giorno e desta stupore e meraviglia. Le cose dell’altro mondo arrivano anche da un improvviso ricordo o da
un’illuminazione che ci mostra persone e luoghi sotto una luce diversa.
Diventano visibili incubi e sogni, rimembranze e premonizioni, paure e
desideri. Il teatro, la musica, la scrittura, la poesia aiutano a
trasformare queste emozioni in racconto e visioni condivise che creano
luce ed energia. Viviamo un’epoca fuori dalla norma: molti prima di
noi hanno avuto paura della fine del mondo e l’hanno evocata, ma forse
nessuna epoca l’ha potuta misurare tanto da vicino. È una sfida e
un’occasione. Insieme, proviamo a sciogliere lo sgomento e la rassegnazione in risata e speranza. Di certo possiamo fare qualcosa. Alla fine ci sarà spazio per domande, racconti, pensieri.