Leopardi, con Bruno e Vico
partecipano Elena Bucci e Gennaro Carillo
25 novembre 2020 - Sala Newton, Città della Scienza, Napoli
ANNULLATO
a cura di Città della Scienza e dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Futuro Remoto - XXXIV edizione
Il motivo conduttore di questa lezione-spettacolo è un tema classico: il rapporto dell'uomo con la natura e l'artificio. L'essenza dell'uomo - come insegna il primo stasimo di "Antigone" di Sofocle - sta nel non avere un'essenza che lo vincoli, nel poter essere tutto e nel poter adattare la natura a se stessa, trasformandola incessantemente. In questa potenza risiedono l'eccellenza e il tremendo dell'uomo, il rischio concreto di sconfinare nella hybris, di passare un limite e usare violenza alla natura, subendone tuttavia, alla fine, il ritorno prepotente.
La posizione ambigua dell'uomo nella natura è al centro della riflessione di un autore-chiave del mondo classico, Lucrezio, nel cui segno si pongono due degli ultimi umanisti, Giordano Bruno e Vico, e un poeta filosofo, Leopardi, che ha affrontato il tema con una radicalità insuperata.
Col contrappunto di Gennaro Carillo, Elena Bucci percorre questa linea lucreziana del pensiero italiano, mostrando quanto antiche possono essere le radici della modernità.