a cura di Elena Bucci e Marco Sgrosso
Da molto tempo, attraverso i progetti “Archivio vivo” e “La macchina del tempo”, ci interroghiamo su come raccontare la storia del teatro e delle arti dal vivo dal punto di vista di chi lo pratica. Vorremmo contribuire a riallacciare una complicità con il pubblico che spesso, nonostante l’immane invasione di informazioni che tutti viviamo, resta all’oscuro delle semplici e ineffabili magie quotidiane di un mestiere antichissimo. Questa ricerca non si basa sulla nostalgia, ma sulla gioiosa riscoperta di maestre e maestri che parlano con sorprendente lucidità e incanto al presente, rivelandoci quanto rischiamo di perdere dimenticando. Siamo arrivati così a rivalutare, accanto al teatro, anche altre arti e mestieri dei quali passione e vocazione sono il fondamento. La loro natura lenta, collaborativa e mite e la dedizione testarda e amorosa di chi li pratica pare oggi rivoluzionaria e piena di speranza. Può addirittura ridisegnare il nostro paesaggio. Ritroviamo così ‘gli stregati’ del passato, del presente, del futuro: tutti coloro che partono in viaggio per realizzare un sogno di creazione e libertà, nell’ascolto e nel rispetto della bellezza che ci è data. (EB)
