Se si guarda bene a sinistra si vede quello che io vedo dalla mia finestra di lavoro. Forse in virtù del silenzio della prima fase dell’emergenza, una coppia di tortore dal collare, di solito solitarie e guardinghe nei confronti degli umani, ha fatto il nido proprio qui davanti. Ora, a turno, covano le uova, scambiandosi il posto. A volte mi guardano, poi si girano di spalle. Sembra che non mi temano, anche se non possono non sentire il ticchettio dei tasti del computer o la mia voce al telefono. Mi insegnano a stare tranquilla, a sostare, anche in questa seconda fase durante la quale tutto e tutti paiono agitarsi senza poi combinare un granché.