Era bellissimo già allora essere in tanti e in tale imprevedibile armonia, tutti diversi e tutti concordi, autori e attori, liberi e pronti ad essere guidati, un solo organismo contento. Oggi è ancora più dolce ricordarlo. La sala semisotterranea della chiesa di Salerno diventava giorno dopo giorno un teatro, senza nemmeno un elemento di scena. Così questa stanza, tutte le vostre stanze e i luoghi che abiteremo in futuro. Magari non saranno i teatri che conoscevamo, ma che importa?