Abbiamo dedicato questo tempo al viaggio nella memoria, ritrovando un senso nuovo e diverso del presente.
Mentre gli svelamenti si susseguono, belli e brutti, stiamo alla finestra cercando di ascoltare, guardare, riflettere, capire. Il teatro e le arti paiono cambiare forma ad ogni epoca, ad ogni sussulto della storia, ma pur cambiando paiono anche restare identici e necessari nella loro essenza. Insieme a tanti altri, mentre immaginiamo un loro possibile futuro, proviamo a costruirlo.
foto Marco Sgrosso |
Aprile è il più crudele dei mesi, genera
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia della primavera.
(frammento da "La terra desolata” di T.S. Eliot
che recitavamo in “Novecento e Mille” di Leo de Berardinis)
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia della primavera.
(frammento da "La terra desolata” di T.S. Eliot
che recitavamo in “Novecento e Mille” di Leo de Berardinis)