Aprile 1945-2020

Oggi, 25 aprile, ricordiamo e ringraziamo tutti coloro che ci insegnano ad essere liberi di scegliere, a servire gli ideali senza diventare servi: è entusiasmante, mai scontato, ritrovare e rileggere la storia di tante donne e uomini generosi e coraggiosi.

Abbiamo dedicato questo tempo al viaggio nella memoria, ritrovando un senso nuovo e diverso del presente.
Mentre gli svelamenti si susseguono, belli e brutti, stiamo alla finestra cercando di ascoltare, guardare, riflettere, capire. Il teatro e le arti paiono cambiare forma ad ogni epoca, ad ogni sussulto della storia, ma pur cambiando paiono anche restare identici e necessari nella loro essenza. Insieme a tanti altri, mentre immaginiamo un loro possibile futuro, proviamo a costruirlo.

foto Marco Sgrosso
 
Aprile è il più crudele dei mesi, genera
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia della primavera.

(frammento da "La terra desolata” di T.S. Eliot
che recitavamo in “Novecento e Mille” di Leo de Berardinis)