Brixia e Mutina

PRESENTAZIONE STAGIONE 19/20
(5 giugno) Arrivo a Brescia e riconosco con emozione ogni angolo e ogni palazzo, ogni strada che mi porta verso il teatro. Camminando per questa città, che sento vicina e mia, posso ricordare emozioni, gioie, paure, posso ricostruire il percorso creativo di molti spettacoli e progetti, sempre condivisi con un gruppo di persone che sentiamo e abbiamo sempre sentito solidali e vicine, complici nel creare tutte le migliori condizioni perché si verificasse quella misteriosa e sempre inafferrabile magia che tiene tutti con il respiro sospeso nel compiersi dello spettacolo.
Ritrovo il pubblico che ci ha sostenuti, ritrovo, ancora una volta, l’energia e la passione che rendono questo luogo unico, una casa per molti artisti che, pur diversi, si riconoscono comunità e parte di un progetto fatto di coraggio e amore per la bellezza e il sapere, ascolto e inventiva, civiltà e apertura. Siamo nel cuore di una terra e della sua cultura e, allo stesso tempo, affacciati sul mondo. Grazie per tutto questo lavoro, che ci insegna ad essere saldi, che ci aiuta ad essere forti.

ATTILIO E CARLOTTA A MODENA
(6 giugno) Arrivo e parcheggio in un viale alberato di Modena, nel profumo dei tigli. Trovo un teatro casa aperto e allegro, curato e semplice, dove l’amicizia si intreccia con il lavoro, i racconti con le prove, i progetti con i ricordi che fanno di noi una comunità nomade che qualche volta si ferma. La cucina trabocca di cibo buono, a disposizione di chi arriva e si ferma sotto il pergolato del piccolo giardino.
La sala, di sera, è piena. Attilio e Carlotta tornano ancora una volta e poi, passata con gioia la loro ora sulla scena e tornati anche un poco Bucci e Morganti, possono fare tardi discorrendo sul serio e per scherzo con amici e pubblico.
Le cose fatte per bene, con grazia e cura, sembrano tanto semplici, proprio come sembrano irte e difficili le pratiche insensate e disoneste che allontanano pubblico e artisti dai teatri, ma chiedono ingredienti rari.