ideazione Elena Bucci
con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Gaetano Colella
cura del suono Raffaele Bassetti - disegno luci Loredana Oddone - macchinismo Giovanni Macis - segreteria artistica Nicoletta Fabbri - foto Luigi Angelucci, Umberto Favretto, Patrizia Piccino, Gianni Zampaglione
CTB Centro Teatrale Bresciano - Le belle bandiere
Nel corso del nostro recente progetto Svenimenti dedicato agli atti
unici di Cechov e ad una drammaturgia originale che permettesse a noi e
al pubblico di guardare attraverso spiragli e lampi improvvisi il
laboratorio dello scrittore, del medico e dell'uomo Anton, abbiamo
analizzato anche la grande mole dei racconti e delle lettere e ora
continuiamo a lavorare intorno alle relazioni tra i materiali
drammaturgici e biografici, intrecciando personaggi e paesaggi, letture e
azioni, immagini, parole e musica. L'affettuosa ironia e la
penetrazione dello sguardo di Cechov ci permettono di entrare nei
luoghi, nelle vicende e nell'animo delle persone come se fossimo presi
per mano e immersi nell'atmosfera nella Russia ottocentesca nella quale
troviamo differenze e somiglianze ugualmente emozionanti e i primi
accenni delle nuove trasformazioni che ci hanno condotto alla
contemporaneità, dalla perdita del rispetto della natura, alla mutazione
dei paesaggi con la costruzione delle fabbriche. La scena diventa più
che mai essenziale, lasciando spazio alla capacità di suggestione della
sola arte dell'attore, supportata dalle luci e dal suono.
All'inizio potrebbe sembrare una lettura al leggio in abiti eleganti
ma presto la forza delle visioni ci costringe ad azioni di teatro
secondo una struttura agile che possa adattarsi, trasformarsi e prendere
ispirazione dai diversi luoghi. I temi di partenza sono, appunto, i
materiali dei racconti, ma anche le lettere o l'irruzione inaspettata di
personaggi dalle opere maggiori: il nostro mondo Cechov, insomma,
affascinante, minuscolo e ampio come un intero universo.