pianoforte Dimitri Sillato
drammaturgia Francesco Gabellini, Elena Bucci, Daniela Piccari
cura scenica Loris Pellegrini, direzione tecnica Nevio Cavina
produzione Città Teatro (Compagnie Serraglio, MAAN, Attimatti associate)
in collaborazione con fondazione CORTE coriano teatro
con il Patrocinio della Provincia di Rimini
anno di produzione 2010
Tre indelebili ritratti di donna in cui il dialetto ravennate, quello forlivese e quello riccionese si intrecciano tra canto, racconto e poesia.
“Un tempo le donne portavano le loro sedie sulla strada. Ancora lo fanno nei paesi di campagna. Guardano chi passa e chiacchierano. Questo lo spunto di partenza per fare incontrare anche tre brave attrici romagnole che ancora parlano in dialetto e lo portano a teatro.
Il dialogo nascerà spontaneo tra loro e così la poesia, la passione, l’amore e la riflessione sulla propria condizione di donne. Nello spettacolo prende vita anche un frammento di un mio nuovo testo, pensato per più voci femminili, come un trampolino per un’idea futura, che possa farci ascoltare ancora queste voci insieme, rinnovando l’occasione di vedere sul palco i loro corpi così veri, proprio perché dialettali.” (Francesco Gabellini)
“Un tempo le donne portavano le loro sedie sulla strada. Ancora lo fanno nei paesi di campagna. Guardano chi passa e chiacchierano. Questo lo spunto di partenza per fare incontrare anche tre brave attrici romagnole che ancora parlano in dialetto e lo portano a teatro.
Il dialogo nascerà spontaneo tra loro e così la poesia, la passione, l’amore e la riflessione sulla propria condizione di donne. Nello spettacolo prende vita anche un frammento di un mio nuovo testo, pensato per più voci femminili, come un trampolino per un’idea futura, che possa farci ascoltare ancora queste voci insieme, rinnovando l’occasione di vedere sul palco i loro corpi così veri, proprio perché dialettali.” (Francesco Gabellini)