CHOPIN, SAND E L'ISOLA

letture da scritti di F. Chopin, G. Sand e fantasticherie sui documenti

voce narrante Elena Bucci
al pianoforte Joanna Trzeciak

Le belle bandiere, Emilia Romagna Festival

20 luglio 2010, Casa Monti, Alfonsine (RA)


Uno straordinario musicista dall'aria fragile e una donna più adulta, che amava vestire da uomo e fumare il sigaro, sbarcano sull'isola di Maiorca, non ancora preda dei turisti, per vivere un intenso incontro d'amore.
Sembra la trama di un film e, nonostante ogni disincanto, speriamo nel lieto fine. Sappiamo molto bene che qualsiasi ragionamento intorno all'amore – ammesso che si riesca a concordare sul significato che, di epoca in epoca, questa parola assume – è niente più che una fantasticheria. Anche se i diretti interessati ci lasciano parole scritte, tra le quali ci aggiriamo tentando di conciliare curiosità e pudore, troppe volte abbiamo tutti conosciuto pentimenti e incredulità di fronte a lettere e parole che parevano eterne e non riconosciamo più, per darvi credito come fossero un documento. Eppure ci affascina studiare ogni volta quell'incredibile trasformazione dalle radici che ogni forte passione induce, tanto più se i protagonisti sono individui già di per sé geniali, complessi, rivoluzionari e pieni di talento.
Chopin e Sand hanno intravisto nel loro incontro una mirabolante architettura che avrebbe amplificato sensibilità e talento e conciliato inquietudine e felicità e, rifugiandosi in un'isola, lontano dal mondo abituale, hanno tentato di edificarla. circondati dall'incomprensione degli abitanti e travolti dalla complessità dei loro caratteri. Ancora una volta questo tentativo fallito ci commuove, nel momento in cui riconosciamo la nostra comune fragilità di fronte alle grandi prove e la forza catartica dell'arte di fronte al dolore. Guidata dalla musica di Chopin, cercherò di immaginare quell'isola, usando parole e voce come strumento di un'emozione rimasta nell'aria dopo tanti anni.